Riconoscere e prevenire le apnee notturne
Oggi parliamo di una patologia del sonno poco presa in considerazione ma di cui soffrono tante persone: la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), più comunemente conosciuta come “sindrome delle apnee notturne”. In apparenza un lieve disturbo del sonno, in realtà un vero e proprio tormento per chi ne è affetto.
Ma cosa sono le apnee notturne e come si manifestano?
Cominciamo col dire che questo disturbo consiste nell’ostruzione delle vie aeree superiori durante l’inspirazione che si traduce in una riduzione o nell’arresto temporaneo del flusso d’aria nei polmoni. L’effetto immediato è l’abbassamento del livello di ossigeno nel sangue che conduce ad alterazioni delle funzioni di altri organi come polmoni, cuore, cervello. Oltre a causare un risveglio frequente del soggetto che ne è affetto ed impedire un riposo adeguato, in stadi più avanzati può provocare delle ripercussioni negative sulla salute, come la comparsa di malattie cardiovascolari (aritmia, insufficienza cardiaca…).
Purtroppo, circa l’80% della popolazione che ne soffre non lo sa. Anche se molto diffuso, questo disturbo non viene diagnosticato né trattato in modo adeguato.
Ma proviamo ad individuare le cause ed i sintomi per capire più facilmente se ne siamo affetti o meno. Innanzitutto, non esistono delle vere e proprie cause ma delle condizioni che favoriscono l’insorgere delle apnee notturne come:
- aumento significativo del peso/obesità
- abuso di bevande alcoliche (soprattutto prima di andare a dormire)
- assunzione di sonniferi
- abitudine al fumo.
I sintomi sono facilmente identificabili
- Di notte:
- russamento evidente fin dalle prime fasi di sonno
- risvegli con sensazione di soffocamento
- pause respiratorie che vanno dai 10 secondi ai 3 minuti
- eccessiva sudorazione.
- Di giorno:
- eccessiva sonnolenza
- difficoltà di concentrazione
- cefalea mattutina
- variazione dell’umore.
Per prevenire il più possibile l’insorgenza di questa patologia è sufficiente osservare dei piccoli accorgimenti quotidiani, come ad esempio: curare una dieta sana, evitare il fumo e troppi alcolici e dormire su un fianco.
Se il problema è giunto ad uno stadio più avanzato, la soluzione migliore è rivolgersi ad uno specialista che sarà in grado di trovare la cura mirata alla gravità della situazione.